sabato 27 febbraio 2010

BLACK LEGENDS 3 DI 3 (PANTERA)


Negli anni ho avuto modo di leggere vari testi del buon GL. Racconti, romanzi, articoli...e quasi sempre le cose che piacevano di più a me erano quelle di cui era meno soddisfatto. Sarà che io adoro Hesse (che lui detesta...), che non reggo “Il signore degli anelli” (Non ho mai superato lo scoglio Tom Bombadil...Lo ammetto) che lui apprezza, che amo enormemente Dune di Frank Herbert (che lui non sopporta)...Che lui ama Cronenberg (che mi dice molto poco)...Insomma saranno vari i motivi per i quali i suoi testi più lirici, più poetici, meno sanguinolenti, sono quelli che a me piacevano di più e a lui di meno.

Quelli per lui erano “cose da studiare”, perchè “bisogna imparare a scrivere in modi diversi”. Così questi ed un sacco di altri motivi lo spingevano a dire che altri scritti che a me piacevano meno a lui erano più graditi. Come nella maggiorparte delle cose di cui abbiamo discusso, di cui abbiamo parlato negli anni, anche su quello che scriveva non eravamo d’accordo.

Mi ricordo però che quando cantavo nei Long Gone Daddies, un gruppo di death metal melodico (diciamo “alla Dark Tranquillity” per intenderci), il buon GL era presente a quasi tutte le prove ed a tutti i concerti. Quando usavo la voce in mille modi diversi e si parlava di quando avremmo realizzato i nostri sogni.

Per condividere un palco che ci attende...Non sappiamo in che modo, quando... Siamo però sulla strada per salirci insieme per dire che noi sapevamo come scaturiscono le leggende.

Con la passione per la “cosa in sè”, ciò che ti spinge verso il tuo destino che costruisci giorno per giorno. Con la dedizione e il lavoro necessari per toccare con mano ciò che era solo un’idea.

Come diceva un certo professore:Forse non lo sai ma pure questo è amore.

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