mercoledì 24 febbraio 2010

BLACK LEGENDS 2 DI 3 (SEPULTURA)



La crisi nella band peggiorava, mentre GL sfogava la sua rabbia sulla chitarra e sui fogli dove nero su bianco metteva i suoi deliri che un giorno decise di farmi leggere. Era molto geloso dei suoi scritti. Riteneva ciò che scriveva qualcosa di troppo personale per mostrarlo al mondo.

Io però non ero il mondo. Io ero un Fratello.

Così mi fece leggere quello che definì “il suo primo libro”:Il nero e il vuoto.

Era un testo allucinato, senza capo nè coda, ma c’erano delle gemme, delle frasi di inaudita bellezza, che mi mostrarono uno sprazzo del suo futuro. Come chitarrista se la cavava, non c'è che dire. Il talento della sua penna però era qualcosa che mi colpì nel profondo, al punto tale che gli dissi che doveva credere ciecamente nella scrittura.

Lo scintillio nel suo sguardo mi fece capire cosa tra la scrittura e la musica era più importante per lui.

Forse il fatto che il gruppo in cui suonava si sfasciò fu uno dei motivi per i quali GL decise di diventare il Max Cavalera della penna.

Donando alla band una degna sepultura.

2 commenti:

  1. e per completare questo trittico, non può che mancare Rust in Peace dei Megadeth...

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  2. Niente Megadeth, ma ci sarà un altro gruppo che ho visto due volte dal vivo... ;o) In principio i cowboy venivano dall'inferno...

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