venerdì 1 ottobre 2010

CYNIC-FOCUS



Continua la carrellata di grandi album di cui vi scrivo da queste pagine con uno degli album più originali che mi sia mai capitato di avere tra le mani, e che sorprenderà assolutamente chiunque di voi non lo conosca già.

Capolavoro è una parola di cui forse io stesso abuso, ma stiamo affrontando qualcosa che va oltre le aspettative di qualsiasi amante della musica in generale, e del metal e della fusion in particolare. Metal e fusion?

Avete letto bene.

Quando uscì, nel 1993, Focus, primo e fino al 2008 unico album degli ultratecnici Cynic, ribaltò il mondo del metallo, dove ci furono critiche ferocissime da parte dei puristi del "true metal", ma ovazioni da parte della critica e di un sacco di appassionati che come me avevano intravisto l'aprirsi di porte inimmaginabili in un genere come il death metal che sembrava vivere, per gran parte, di cloni dei Morbid Angel.

Riuscite ad immaginare una band che dopo essersi formata nel 1987 suonando un death metal brutale sulla scia di gruppi come Venom e Kreator, cambia direzione ed unisce a quel suono influenze che vanno da Allan Holdsworth a Frank Zappa?

Un album maestoso in cui il death metal si sposa con jazz e fusion, dove il cantato growl si alterna a voci pulite e filtrate, dove la fa da padrona una tecnica nettamente al di sopra della media ed un songwriting complesso ed originale.

Difficile scrivere altro di un disco il cui ascolto è d'obbligo per chiunque ami la musica e voglia aprire i suoi orizzonti verso lande inesplorate.

2 commenti:

  1. Ricordo ancora quando uscì, nel 93 (93?) e su una delle riviste di settore che acquistavo sempre coi miei amici ci fu una recensione chilometrica. E alla fine l'inesorabile "etichetta" per tentare di classificarlo. La ricordo ancora: "contemporary death fusion" :)

    Graz.

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  2. Album semplicemente strepitoso. ;o)

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