sabato 2 aprile 2011

ELOGIO DELL'ERESIA

Ho scelto volutamente un titolo provocatorio per questo post che da parte mia implica una riflessione che desidero condividere.

Copio/incollo da Wikipedia:
"Eresia" deriva dal greco αἵρεσις, haìresis derivato a sua volta dal verbo αἱρέω (hairèō, "afferrare", "prendere" ma anche "scegliere" o "eleggere").

In origine dunque eretico, era colui che sceglieva, colui che era in grado di valutare più opzioni prima di posarsi su una di esse. In tale ambito indicava anche delle scuole come quella dei Pitagorici o o quella degli Stoici.

In ambito cristiano, il termine, assente nei vangeli canonici, compare negli Atti degli apostoli (5:17, 24:5, 24:14, 26:5, 28:22) per indicare varie scuole (o sette) come quelle dei Sadducei, Cristiani e Farisei. E sia in greco antico che in ebraico ellenizzato questo termine non possedeva, originariamente, alcuna caratteristica denigrativa.

Ma con le Lettere del Nuovo Testamento tale neutralità del termine viene meno: in 1 Corinzi 11:19, Galati 5:20, 2 Pietro 2:1, haìresis inizia ad assumere dei connotati dispregiativi e ad indicare la "separazione", la "divisione" e la rispettiva condanna[2].


Ora, l'eresia a livello etimologico è anche una scelta, fatta sulla base di un approfondimento, e solo in seguito a diverse prese di posizione da parte di alcuni padri fondatori della Chiesa, come Giustino, Ireneo e Origene, per esempio, ha assunto come scrive Wikipedia la "caratteristica denigrativa".

E' interessante notare però che la stessa Chiesa Cattolica ha avuto al suo interno l'acquisizione di aspetti considerati inizialmente eretici, per poi entrare a titolo definitivo nel suo tessuto attuale. Altre invece sono state perseguitate in maniera anticristiana.

(Lo scrittore Karlheinz Derschner ha scritto una "storia criminale del Cristianesimo" in dieci volumi,il decimo uscirà nel 2012, quindi se volete di materiale in tal senso ne troverete.)

Perchè scrivo questo? Semplicemente ritengo che il "pensiero diverso" non solo sia necessario, ma sia pure un arricchimento per l'insieme stesso dei "credenti". Il problema principale, a mio modo di vedere, da parte della maggiorparte dei cristiani cattolici, è la tendenza a vivere una fede basata sull'abitudine, sull'apparenza, sul distacco assoluta dalle qualità intrinsiche del messaggio evangelico.

Provate a confrontarvi con chi va a messa tutte le domeniche e chiedete loro qualcosa sulla Bibbia, sulla storia del Cristianesimo delle origini, su ciò che ha portato a quello che dicono di credere.

A mio modo di vedere ogni assunto va discusso, va ragionato, e può portare ad un arricchimento solamente dopo che abbiamo "scelto" di crescere nel confronto reale.

Nella Chiesa contemporanea ci sono grandissimi teologi come Hans Kueng, che non solo rigetta in maniera assoluta l'infallibilità papale, ma addirittura considera che Ratzinger sia, nelle storie che riguardano fatti di pedofilia da parte di sacerdoti, «l'uomo che da decenni è il principale responsabile dell'occultamento di questi abusi a livello mondiale».

Nonostante i richiami da parte della Congrega per la dottrina della fede, Kueng rimane tuttora a livello mondiale uno dei più influenti teologi, così come cattolico era Meister Eckhart, che con i suoi scritti ha influenzato in maniera considerevole il pensiero filosofico tedesco per secoli.

Le persone più straordinarie che ho conosciuto non solo vivono quotidianamente la loro fede cristiana, ma ne assumono i rischi, e lo stesso Alex Zanotelli che ho avuto modo di conoscere a Korogocho, la baraccopoli di Nairobi nella quale viveva, per anni è stato non solo criticato, ma censurato dalla Chiesa. Ora però la sua voce assume un'importanza diversa perchè non ha ceduto a quel compromesso che molti sacerdoti accettano.

La sua "scelta", come quella di altri è una "scelta" che va nella direzione di una vita vissuta in maniera integrale usando il Vangelo come guida. Nel rispetto incondizionato delle popolazioni con le quali ha vissuto.

Il pensiero non conforme alla maggioranza, il pensiero eretico, arricchisce il confronto.

Concludo questo post invitandovi ad un viaggio, che chiaramente sarà intervallato da altre cose che scriverò.Un viaggio che mi porterà a scrivere di un libro composto da tanti libri, nel quale esporrò i miei pensieri al riguardo.

Ho deciso che leggerò la Bibbia dall'inizio alla fine, condividendo con voi questa lettura, con le mie riflessioni. Finora ho letto varie parti dell'Antico Testamento e tutto il Nuovo. Sempre cercando di contestualizzare ogni aspetto dell'insieme, come la massa di codici esistenti con versioni differenti, le difficoltà delle traduzioni, le manomissioni del testo, ed i diversi livelli interpretativi.

Da anni m'interesso di Cabalà ebraica, e così affiancherò, in alcuni commenti, pure la visione cabalistica alle mie considerazioni.

Spero di avervi al mio fianco in questo viaggio che durerà a lungo.

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